Dopo oltre vent’anni il prestigioso sipario, realizzato nel 1861 da Francesco Coghetti, è oggetto di un intervento di restauro di grande rilevanza culturale
Per il Teatro Nuovo, la Società degli Azionisti commissionò nel 1860 la decorazione del sipario al celebre pittore Francesco Coghetti, professore all’Accademia San Luca di Roma. Il soggetto scelto, dopo lunga discussione, fu la sconfitta di Annibale a Spoleto dopo la battaglia del Trasimeno, episodio legato alla leggenda della Porta Fuga. Coghetti realizzò l’opera con grande teatralità, potenza evocativa e dinamismo, utilizzando colori contrastanti e brillanti per esaltare il movimento. La composizione è divisa orizzontalmente: in basso, un groviglio drammatico di soldati, cavalli, elefanti e feriti, reso con forte effetto scenico; in alto, le architetture dell’antica Spoleto da cui viene gettato olio bollente sugli assalitori. L’artista dimostrò maestria nell’uso della luce e nella gestione del grande formato (circa 160 mq), completando il lavoro in circa un anno.
Dal punto di vista della conservazione, il sipario misura 11,90 x 13,92 metri, è composto da teli di tessuto cuciti verticalmente e fissato a stangoni lignei. Il sollevamento avveniva “in terza” tramite verricelli a contrappeso. La tecnica pittorica è a tempere magre su tela, scelta per garantire flessibilità. Lo stato attuale presenta problemi come depositi superficiali, gore da umidità, deformazioni della tela, cadute di pellicola pittorica, destrutturazione del supporto tessile e scuciture. L’intervento di restauro previsto include pulitura, consolidamento del colore e del tessuto, rimozione di vecchie toppe, reintegrazione pittorica con acquerello o pastelli e possibili adeguamenti del sistema di fissaggio.
Riguardo alla fruizione, il sipario è attualmente smontato e in un laboratorio di restauro, dove è in corso l’intervento reso possibile da una donazione di AgriEuro srl. Recentemente, il CEO Filippo Settimi, insieme ai consiglieri Alessia e Alessandra Settimi, ha visitato il cantiere di restauro gestito dalla Coo.Be.C. In tale occasione, Settimi ha espresso gratitudine al team AgriEuro, il cui lavoro ha permesso il contributo, e ha lodato i risultati straordinari e meticolosi dell’intervento, dichiarando che hanno superato le aspettative e manifestando l’entusiasmo di condividere presto con la città “uno dei sipari più belli d’Italia, tornato ora al suo antico splendore”. Al termine dei lavori, il sipario sarà ricollocato nel Teatro e visibile durante gli spettacoli del Festival dei Due Mondi, della Stagione Lirica Sperimentale, della Stagione di Prosa e altri eventi. Saranno possibili anche visite su richiesta al Teatro Nuovo Menotti.